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4.5

Quiz

1/10
Quesiti situazionali
Indicare la risposta che rappresenta, a proprio giudizio, la PIÙ efficace per la risoluzione della situazione Caso: Hai lavorato per alcuni anni in un'azienda di piccole dimensioni nella quale gestivi un team. Dopo quella esperienza, sei approdato in un'azienda maggiormente strutturata, ma non gestisci risorse e credi che il tuo team leader sia inadeguato al compito. Cosa fai?
Seleziona la risposta
1 risposta corretta
A.
Ne parli con la Direzione e chiedi vi sia affidato qualcuno di più competente.
B.
Intervieni in suo supporto e ti mostri disponibile nel condividere la tua esperienza.
C.
Aiuti i tuoi colleghi nella gestione del proprio lavoro, così da rimediare a possibili errori di gestione.
D.
Ti poni di fatto come leader ed ignori le sue indicazioni quando non le ritieni utili.

Quiz

2/10
Quesiti situazionali
Indicare la risposta che rappresenta, a proprio giudizio, la PIÙ efficace per la risoluzione della situazione Caso: Il tuo capo ti chiede spesso di rimanere ben oltre l'orario di lavoro. Cosa fai?
Seleziona la risposta
1 risposta corretta
A.
Obbedisci senza controbattere, non vuoi sembrare un membro poco produttivo del team.
B.
Accetti a patto che le ore ti vengano riconosciute come straordinari retribuiti.
C.
Accetti, ma chiedi una maggiore flessibilità in entrata.
D.
Non accetti, in quanto lo reputi una mancanza di rispetto nei tuoi confronti.

Quiz

3/10
Abilità linguistiche
Leggere attentamente il seguente brano. La prima volta che ho visto i capelloni, è stato a Praga. Nella hall dell'albergo dove alloggiavo sono entrati due giovani stranieri, con i capelli lunghi fino alle spalle. Sono passati attraverso la hall, hanno raggiunto un angolo un po' appartato e si sono seduti a un tavolo. Sono rimasti lì seduti per una mezzoretta, osservati dai clienti, tra cui io; poi se ne sono andati [1]. Sia passando attraverso la gente ammassata nella hall, sia stando seduti nel loro angolo appartato, i due non hanno detto parola (forse - benché non lo ricordi - si sono bisbigliati qualcosa tra loro: ma, suppongo, qualcosa di strettamente pratico, inespressivo). Essi, infatti, in quella particolare situazione - che era del tutto pubblica, o sociale, e, starei per dire, ufficiale - non avevano affatto bisogno di parlare. Il loro silenzio era rigorosamente funzionale. E lo era semplicemente, perché la parola era superflua. I due, infatti, usavano per comunicare con gli astanti, con gli osservatori - coi loro fratelli di quel momento - un altro linguaggio che quello formato da parole. Ciò che sostituiva il tradizionale linguaggio verbale, rendendolo superfluo - e trovando del resto immediata collocazione nell'ampio dominio dei "segni", nell'ambito ciò della semiologia - era il linguaggio dei loro capelli. Si trattava di un unico segno - appunto la lunghezza dei loro capelli cadenti sulle spalle - in cui erano concentrati tutti i possibili segni di un linguaggio articolato. Qual era il senso del loro messaggio silenzioso ed esclusivamente fisico? Era questo: "Noi siamo due Capelloni. Apparteniamo a una nuova categoria umana che sta facendo la comparsa nel mondo in questi giorni, che ha il suo centro in America e che, in provincia (come per esempio anzi, soprattutto - qui a Praga) è ignorata. Noi siamo dunque per voi una Apparizione. Esercitiamo il nostro apostolato, già pieni di un sapere che ci colma e ci esaurisce totalmente. Non abbiamo nulla da aggiungere oralmente e razionalmente a ciò che fisicamente e ontologicamente dicono i nostri capelli. Il sapere che ci riempie, anche per tramite del nostro apostolato, apparterrà un giorno anche a voi. Per ora è una Novità, una grande Novità, che crea nel mondo, con lo scandalo, un'attesa: la quale non verrà tradita. I borghesi fanno bene a guardarci con odio e terrore, perché ciò in cui consiste la lunghezza dei nostri capelli li contesta in assoluto. Ma non ci prendano per della gente maleducata e selvaggia: noi siamo ben consapevoli della nostra responsabilità". (da: P.P. Pasolini, "Il discorso dei capelli", in "Scritti corsari")--------------------Che sentimento traspare nei confronti dei Capelloni da parte dell'autore?
Seleziona la risposta
1 risposta corretta
A.
Approvazione
B.
Simpatia
C.
Disprezzo
D.
Nessuna delle altre alternative è corretta

Quiz

4/10
Comprensione del testo
Leggere il brano e rispondere al quesito solo in base alle informazioni contenute. La definizione più elementare della parola "geografia" viene dalla sua etimologia: essa deriva infatti da una parola greca composta che significa "descrizione della terra" e pertanto la geografia dovrebbe essere la scienza che descrive la terra. Ma oggi nessun geografo potrebbe accettare questa definizione, in quanto il semplice atto descrittivo, o illustrativo, di una qualsiasi porzione di spazio terrestre può essere fatto con grande efficacia e precisione e con risultati indubbiamente eccellenti sul piano della illustrazione anche da un giornalista, da uno scrittore, da un fotografo o da un operatore televisivo. La geografia in età greco-romana ebbe principalmente l'obiettivo di rappresentare la terra e solo marginalmente, utilizzando le cognizioni astronomiche di allora, si pose il compito di risolvere alcuni problemi teorici, quali la forma e le dimensioni del nostro pianeta o la determinazione di un punto nello spazio. L'illustrazione della terra era indispensabile per muoversi sui mari, nei territori poco conosciuti e negli spazi ancora da conquistare, e così i geografi furono quelli che disegnarono le carte geografiche, descrissero gli itinerari per spostarsi da una regione all'altra, raccontarono delle popolazioni, dei climi, dei costumi, diedero informazioni ai sovrani, ai mercanti, ai comandanti degli eserciti, ai pellegrini [...], a tutti coloro che per qualsiasi motivo dovevano spostarsi dalla regione a loro nota in aree che non conoscevano. I grandi viaggi di esplorazione, la competizione per la conquista delle terre che venivano scoperte e lo sviluppo del commercio su scala mondiale portarono la geografia, a partire dal XVI secolo, su posizioni sempre più importanti, perché possedere buone carte geografiche e dettagliate descrizioni delle diverse regioni consentiva di muoversi più rapidamente, con minore spreco di risorse, e di utilizzare meglio le terre conquistate o con le quali si entrava comunque in relazione. Anche la fede religiosa utilizzò e diede un contributo alla geografia, perché la spinta a cercare popoli non ancora aperti al cristianesimo portò i missionari ad esplorare, a riconoscere e a descrivere regioni e popoli non noti in Europa. Nel contempo lo sviluppo dell'astronomia consentiva nuovi progressi alla cartografia e alla geodesia, e già dal VXIII secolo queste scienze uscivano al di fuori di quell'insieme di conoscenze che genericamente erano chiamate geografia. (Da: G. Barbina, La geografia umana nel mondo contemporaneo , Carocci editore) In base al contenuto del brano, quale dei seguenti elementi NON ha contribuito a dare un impulso alla geografia nel corso della storia?
Seleziona la risposta
1 risposta corretta
A.
I viaggi di esplorazione
B.
Il cristianesimo
C.
L'ampliarsi dei commerci
D.
Nessuna delle risposte è esatta
E.
La sua etimologia

Quiz

5/10
Logica
Quale di queste disuguaglianze è quella esatta?
Seleziona la risposta
1 risposta corretta
A.
+11|2<+5
B.
-3|2>-7|2
C.
FALSO

Quiz

6/10
Abilità visuo-spaziali
Se Parco = 2, Scivolo = 3, Altalena = 4 ALLORA Divertimento = ?
Seleziona la risposta
1 risposta corretta
A.
6
B.
5
C.
3
D.
4

Quiz

7/10
Comunicazione interpersonale
Quale delle seguenti non è una vera forma di Comunicazione?
Seleziona la risposta
1 risposta corretta
A.
La Comunicazione informativa
B.
La Comunicazione mediata
C.
La Comunicazione verbale
D.
La Comunicazione non verbale

Quiz

8/10
Psicoattitudinali
In quale dei punti che seguono le parole sono disposte in ordine alfabetico?
Seleziona la risposta
1 risposta corretta
A.
Humus - itterizia - lentamente - krapfen.
B.
Humus - itterizia - krapfen - lentamente.
C.
Humus - krapfen - itterizia - lentamente.

Quiz

9/10
Abilità linguistiche
Quale delle seguenti alternative è scritta correttamente?
Seleziona la risposta
1 risposta corretta
A.
Alennamento
B.
Masoneria
C.
Maleveria
D.
Taccagno

Quiz

10/10
Comprensione del testo
Leggere il brano e rispondere al quesito solo in base alle informazioni contenute. Televisione e cinema sono due medium, due mezzi, diversi. Una volta, anche il target che intratteneva l'una non aveva niente in comune con quello che intratteneva l'altro. Con il tempo - e i film e le serie tv, e il passaggio di autori, registi e attori da una parte e dall'altra - le cose sono cambiate. Al cinema, si punta su quello che è l'intrattenimento di massa, mirato alla pancia delle persone: hai due ore, solo due; e il tuo investimento come casa di produzione deve essere studiato. Non devi rischiare. I rischi, ci ha detto nemmeno una settimana fa David Levine di HBO, vanno evitati. E quindi punti sul cavallo vincente (sempre tu, produttore): punti sul franchise, sui supereroi, sugli inseguimenti e sulle esplosioni. Le storie intime, quelle piccole e per pochi, trovano poco spazio. Peggio: trovano pochi investimenti. E alla fine, quando li trovano, vengono distribuite online, su piattaforme di streaming come Netflix oppure direttamente in televisione e home video. Insomma: lontano dalla sala. In televisione, invece, quello che si cerca è proprio il rischio: l'azzardo. Non è un caso che in questi anni gli investimenti siano aumentati così tanto. [...] E poi ci sono i ruoli dello showrunner e dello sceneggiatore, il primo totalmente inedito sul grande schermo, che portano una direzione editoriale molto più decisa e precisa nella serialità televisiva. In televisione trovano spazio storie di personaggi, quindi complicate, grigie, a volte specializzate nel racconto estremo del male o del tormento; oppure della rinascita, della speranza, della forza che scaturisce dallo stare insieme. Quello tra film e serie tv non è uno scontro. È un viaggio parallelo. Da cui ciascuno dei due mezzi, volendo, può trarre cose positive. Il cinema può trovare nella serializzazione delle proprie storie - più appuntamenti a più uscite - un nuovo modo per attirare pubblico nelle sale. E la televisione, nella qualità cinematografica di tecnica e produzione, può trovare un altro punto di riferimento. Quello che, a conti fatti, appare piuttosto evidente è una cosa soltanto: in mezzo, tra i due colossi dell'intrattenimento, c'è il pubblico. Ed è al pubblico, prima ancora che a una lotta di scopi e di differenze, che si dovrebbe pensare. Perché senza il pubblico - il seguito, il successo; i soldi spesi per biglietti e abbonamenti - non ci sarebbero né film né serie tv. (Da: G. Tammaro, "Meglio le serie tv o il cinema?", Lastampa.it) In base al contenuto del brano lo "showrunner" e il "franchise":
Seleziona la risposta
1 risposta corretta
A.
sono due nuove figure che emergono dal mondo del cinema, capaci di dare la giusta impronta artistica al film
B.
Nessuna delle risposte è esatta
C.
indicano rispettivamente una nuova figura professionale nel campo delle serie tv e un marchio di sicuro successo nelle produzioni cinematografiche
D.
indicano entrambi un metodo di produzione seriale, l'uno per la televisione e l'altro per il cinema
E.
sono due tipologie di investimento rispettivamente nel campo della televisione e in quello del cinema
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Info quiz:

  • Nome del quiz:Assessment Comportamentale
  • Numero totale di domande:12585
  • Numero di domande per il test:50
  • Punteggio di superamento:80%
  • Numero di argomenti:10 argomenti
Argomenti di studio:Numero di domande:
  • Abilità linguistiche:1539 domande
  • Abilità visuo-spaziali:500 domande
  • Analisi comportamentale:50 domande
  • Comprensione del testo:500 domande
  • Comunicazione interpersonale:298 domande
  • Gestione dello stress:50 domande
  • Logica:4255 domande
  • Orientamento al lavoro:50 domande
  • Psicoattitudinali:4842 domande
  • Quesiti situazionali:501 domande

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